Nel ormai lontano dicembre 2016, grazie alla collaborazione con Mensa Italia, tenevo a Milano la mia prima conferenza.
Ero molto agitata, parlare davanti a persone di un argomento considerato futile dai più, ma rivelatosi molto più utile del previsto, mi metteva parecchia ansia.
Le cose però sono andate molto bene, pian pianino mi sono sciolta e superata la parte iniziale di “spiegone”, la seconda parte mi ha permesso di interagire con il pubblico.
Qui l’abstract:
“L’uomo trasmette e invia messaggi non solo attraverso il linguaggio verbale, ma anche con la mimica facciale, le posture, i gesti, tutte espressioni che contribuiscono a determinare l’efficacia della sua comunicatività. É comunicando che egli crea relazioni, partecipa alla vita di gruppo, elabora i suoi pensieri e approfondisce la conoscenza del mondo sociale e culturale in cui vive. Nelle comunicazioni telematiche le emoticon non sono un accessorio superfluo, ma un importante strumento comunicativo nato dalla necessità di completare i punti mancanti nell’espressività dei canali testuali. Non sempre però è facile scegliere l’emoji giusto al momento giusto o interpretarlo per comprendere correttamente il nostro interlocutore. La conferenza offre basi della psicologia della comunicazione, cenni storici e suggerimenti per l’uso delle irrinunciabili estensioni della comunicazione non verbale scritta.”
Potete trovare la registrazione della conferenza per intero a questo link.